Fibrillazione Atriale
Cosa è la fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale è la più comune aritmia cardiaca. Si tratta di un’alterazione del ritmo del cuore che origina negli atri, due delle quattro camere cardiache.
In questa condizione gli atri si contraggono in modo irregolare e non coordinato, causando un ristagno di sangue al loro interno. Ciò può portare alla formazione di coaguli (trombi), veri e propri grumi solidificati di sangue.
I coaguli possono raggiungere la circolazione sistemica e arrivare al cervello, dove possono occludere le arterie cerebrali determinando un ictus ischemico: un “infarto cerebrale”.
La fibrillazione atriale è spesso asintomatica, quindi non produce disturbi percepibili. Questo la rende particolarmente pericolosa, perché molte persone non sanno di esserne affette e non vengono curate adeguatamente, aumentando così il rischio di ictus e altre complicanze cardiovascolari.
La diagnosi certa richiede esami specifici, come l’elettrocardiogramma. Tuttavia, anche semplici controlli come la palpazione del polso possono suggerire la presenza di un’aritmia.
I contenuti di questa pagina sono stati realizzati a cura del team di medici ed esperti dell’Istituto Italiano di Telemedicina in accordo alle indicazioni delle più recenti Linee Guida medico-scientifiche. Comunicazione istituzionale non soggetta ad autorizzazione (si vedano Note Legali).

I numeri della fibrillazione atriale
La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente nella popolazione adulta.
Alcuni dati significativi:
- Colpisce circa il 2% degli adulti
- Il rischio aumenta con l’età:
1 persona su 4, oltre i 40 anni, presenta fattori di rischio - In Italia interessa 1 milione di persone
- Ogni anno si registrano 120.000 nuovi casi
- 1 ictus su 5 è causato da fibrillazione atriale
I fattori di rischio per fibrillazione atriale
Alcune condizioni aumentano sensibilmente la possibilità di sviluppare fibrillazione atriale:
- Età >65 anni
- Ipertensione arteriosa
- Obesità
- Diabete mellito
- Disfunzioni tiroidee
- Cardiopatie
- BPCO (malattie polmonari croniche)
- Apnee notturne (OSAS)
- Insufficienza renale
- Abuso di alcol o cocaina
La fibrillazione atriale può essere:
- Asintomatica: circa il 30% dei pazienti non ha disturbi
- Parossistica: compare all’improvviso e spesso si risolve spontaneamente
Entrambe le forme rendono la diagnosi più difficile.
I sintomi della fibrillazione atriale
Quando presenti, i sintomi possono essere:
- Sensazione di battito “strano”, veloce o irregolare
- Mancanza di fiato sotto sforzo (dispnea)
- Affaticamento insolito (astenia)
Come sospettare una fibrillazione atriale: la palpazione del polso
La verifica preliminare più semplice consiste nel sentire il battito del polso.
Si deve sospettare un’aritmia quando:
- Il battito è molto più rapido o più lento del solito
- La forza del polso varia a ogni battito
- L’intervallo tra le pulsazioni è irregolare
Oggi molti misuratori elettronici della pressione dispongono di algoritmi validati in grado di rilevare la possibile presenza di fibrillazione atriale.
Tuttavia, lo screening non sostituisce la diagnosi: ogni anomalia deve essere confermata dal medico tramite elettrocardiogramma.
I medici raccomandano lo screening in:
- Tutte le persone >65 anni
- Persone ≥50 anni con ipertensione, diabete, insufficienza cardiaca o pregresso ictus
Come rilevare correttamente il battito cardiaco al polso
- 1Sedersi in un ambiente tranquillo, temperatura confortevole
- 2Effettuare il test lontano dai pasti, dal fumo e dall’esercizio fisico intenso
- 3Respirare normalmente durante la rilevazione
- 4Tenere una mano con il palmo verso l’alto
- 5Con l’altra mano posizionare indice e medio sul polso
- 6Individuare la pulsazione e applicare una lieve pressione
- 7Contare i battiti per 30 secondi, poi moltiplicare per 2
- 8Valutare la regolarità del ritmo
- 9In caso di irregolarità, ripetere la misura o contattare il medico
Anche un elettrocardiografo monocanale o un misuratore automatico certificato può aiutare nella rilevazione.
Come si cura la fibrillazione atriale
La fibrillazione atriale può essere trattata e controllata efficacemente, specialmente se diagnosticata precocemente.
Le strategie terapeutiche includono:
- Prevenzione dei coaguli
Farmaci anticoagulanti che riducono il rischio di ictus: 3 ictus su 4 possono essere evitati con una terapia adeguata. - Controllo del ritmo
Farmaci antiaritmici che possono:
Ripristinare il ritmo sinusale oppure mantenere l’aritmia riducendo la frequenza cardiaca e i sintomi - Correzione dei fattori di rischio
Stile di vita sano: attività fisica, peso adeguato, stop al fumo, riduzione dell’alcol.
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