Malattie polmonari

Quali sono le malattie polmonari più comuni?

Le malattie polmonari croniche più diffuse sono la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) e l’asma. Si tratta di condizioni che interessano le vie respiratorie e che, se non adeguatamente monitorate e trattate, possono compromettere in modo significativo la qualità della vita.

BPCO

La BPCO è una malattia respiratoria cronica tipica dell’età adulta, soprattutto tra le persone che fumano o hanno fumato a lungo.
È caratterizzata da un’ostruzione progressiva e permanente delle vie aeree, che nel tempo rende sempre più difficile respirare.

I sintomi più comuni includono:

  • Fiato corto nelle attività quotidiane
  • Tosse persistente
  • Produzione di catarro
  • Ridotta tolleranza allo sforzo

Si tratta di una patologia che tende a peggiorare nel tempo, ma che può essere controllata con farmaci, riabilitazione respiratoria e soprattutto smettere di fumare.

Asma

L’asma è invece una condizione più comune nei giovani e può manifestarsi già in età infantile.
Anche in questo caso è presente un restringimento delle vie aeree, ma a differenza della BPCO, l’ostruzione è generalmente reversibile, soprattutto con il trattamento corretto.

I sintomi tipici sono:

  • Respiro sibilante (fischi)
  • Difficoltà respiratoria
  • Tosse, specialmente di notte o al mattino
  • Sensazione di costrizione al torace

L’asma può essere scatenata da allergeni, infezioni, sforzo fisico o esposizione a irritanti (fumo, inquinamento).

Perché è importante il monitoraggio?

Per entrambe le patologie, soprattutto per chi ne soffre già, è fondamentale:

  • Monitorare periodicamente i parametri respiratori
  • Riconoscere tempestivamente i peggioramenti
  • Seguire le indicazioni del medico

Una gestione attiva della malattia può ridurre i sintomi, prevenire riacutizzazioni e migliorare la qualità della vita.

I contenuti di questa pagina sono stati realizzati a cura del team di medici ed esperti dell’Istituto Italiano di Telemedicina in accordo alle indicazioni delle più recenti Linee Guida medico-scientifiche. Comunicazione istituzionale non soggetta ad autorizzazione (si vedano Note Legali).

I numeri della BPCO e dell’asma

La BPCO colpisce sino al 20% degli adulti di età superiore a 40 anni, ma la sua incidenza aumenta con l’età soprattutto nei fumatori.

Nel mondo 210 milioni di persone soffrono di BPCO, mentre l’asma colpisce 300 milioni di individui. La BPCO ha una mortalità ben maggiore dell’asma: 3 milioni di morti all’anno contro 250 mila morti per asma.

A causa dell’inquinamento globale, la BPCO è attualmente la quarta causa di morte al mondo, tuttavia secondo le ultime stime diventerà entro il 2030 la terza causa, dietro a malattie cardiovascolari e tumori.

Una BPCO non curata provoca infezioni respiratorie ricorrenti oltre ad un’insufficienza respiratoria con carenza di ossigeno agli organi nel lungo periodo.

Le cause di BPCO e asma

Nella BPCO l’ostruzione è solo parzialmente reversibile con il trattamento ed è causata da un processo infiammatorio dei polmoni in risposta all’azione di gas o sostanze corpuscolate nocive (tipicamente il fumo di sigaretta o gli inquinanti ambientali, i tristemente noti PM10).

L’asma invece è una malattia ostruttiva reversibile con il trattamento, causata da reazioni allergiche o autoimmunitarie, o da fattori genetici (familiarità).

Fattori di rischio per la BPCO

  • Fumo di sigaretta attivo e passivo
  • Inquinamento atmosferico
  • Inquinamento da ambienti interni (stufe poco ventilate ad esempio)
  • Inquinamento da polveri e sostanze chimiche e professionali

Come diagnosticare la BPCOe l’asma

Mentre chi soffre di asma lamenta disturbi più o meno importanti, la BPCO è asintomatica in metà dei pazienti sino a quando l’ostruzione non è significativa e la malattia conclamata.

Per identificare una BPCO l’esame cardine è la spirometria. Si tratta di un test che valuta la funzionalità respiratoria attraverso un apparecchio detto spirometro che misura i volumi e i flussi di aria provocati dal paziente che inspira ed espira in un periodo di tempo specifico attraverso un sensore contenuto in una turbina e collegato alla bocca del paziente mediante un boccaglio.

L’esame è di fondamentale importanza ai fini dello screening della patologia respiratoria (sia BPCO che asma) e per il monitoraggio della sua progressione nel tempo.

Quando va sospettata una BPCO?

  • Età >40 anni
  • Mancanza di respiro (dispnea) che peggiora nel tempo, persistente e che peggiora con lo sforzo
  • Tosse cronica, anche senza catarro, in genere al mattino per non meno di 3 mesi, per almeno 2 anni consecutivi
  • Produzione cronica di catarro
  • Storia di esposizione a fattori di rischio (più tipicamente il fumo di sigaretta)
  • Familiarità per BPCO

Come curare la BPCO e l’asma

La prima misura efficace per contrastare le malattie polmonari è quella di evitare o, al più, ridurre l’esposizione al fumo di sigaretta e agli inquinanti e agli allergeni.

La BPCO infatti è determinata in modo sensibile proprio dal fumo delle sigarette, dagli inquinanti e dalle polveri sottili che respiriamo purtroppo quotidianamente nelle nostre città.

Discorso in parte diverso per l’asma, che invece risente molto di tutti quegli allergeni comuni come polveri domestiche, pelo di animali e pollini.

Il medico prescriverà nei casi più gravi terapie specifiche a base di broncodilatatori, antibiotici (in caso di concomitanti infezioni polmonari) e antiinfiammatori steroidei (cortisonici). La vaccinazione antiinfluenzale è particolarmente utile per ridurre il rischio di polmoniti, soprattutto nella BPCO.

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L’esame da effettuare per tenere sotto controllo patologie come la BPCO e l’asma è la spirometria che, grazie a Tholomeus® e a spirometri certificati, viene effettuata in ambiente clinico.

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